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Lo scopo degli impianti sprinkler è quello di intervenire in modo automatico su un incendio e spegnerlo con acqua nella fase iniziale, oppure esercitare il controllo sulle fiamme per consentire l’estinzione con altri mezzi.
Gli impianti pioggia (sprinkler) automatici possono costituire parte di una più ampia combinazione di sistemi protettivi di tipo diverso.
La progettazione, l’installazione e la manutenzione dei sistemi sprinkler è specificata dalla UNI EN 12845, in recepimento del documento EN 12845:2004. Sostituisce la UNI 9489:1989 e la UNI 9490:1989 e fornisce requisiti e raccomandazioni per impianti da realizzare in edifici ed insediamenti industriali, escludendo quindi tutti quelli installati su navi, aerei, veicoli e dispositivi antincendio mobili, oppure sistemi al di sotto del livello del suolo nell’industria mineraria.La norma tratta la classificazione dei pericoli, le alimentazioni idriche, i componenti da utilizzare, l’installazione, le prove di collaudo del sistema e la manutenzione; si applica inoltre agli ampliamenti dei sistemi esistenti ed individua, per gli edifici, le soluzioni edili per assicurare una adeguata performance dei sistemi sprinkler.I requisiti per le alimentazioni idriche previsti dalla UNI EN 12845 non riguardano impianti diversi dagli sprinkler, anche se questi possono essere presi comunque a riferimento per altri sistemi fissi di estinzione degli incendi (ad esempio le reti idriche trattati dalla UNI 10779) fermo restando il rispetto dei requisiti specifici previsti per le diverse tipologie di impianto.
Gli impianti sprinkler possono essere a "umido" a "secco" a "preazione" .
La scelta viene fatta analizzando la tipologia dell'edificio, il rischio incendio, i materiali da proteggere, il clima ecc.
Gli sprinkler a umido hanno le tubazioni, a monte e a valle della stazione di controllo, permanentemente riempite d'acqua in pressione.La rottura di uno sprinkler genera l'immediato intervento sull'incendio. Questi impianti possono essere utilizzati quando non vi è pericolo di congelamento né di vaporizzazione dell'acqua nella rete di distribuzione.
Gli sprinkler a secco hanno le tubazioni, a monte della stazione di controllo, permanentemente riempite d'acqua in pressione e quelle a valle della stazione medesima permanentemente riempite d'aria in pressione. La caduta di pressione dell'aria, conseguente all'apertura di uno o più erogatori, provoca l'emissione dell'acqua nelle tubazioni di distribuzione.
Questi impianti vengono utilizzati ogni qualvolta vi sia pericolo di congelamento o di vaporizzazione dell'acqua nella rete di distribuzione.
Alla base del funzionamento di un impianto vi sono dei dispositivi (sprinkler) termosensibili, progettati per reagire ad una temperatura prestabilita mediante il rilascio automatico di un getto d'acqua e la distribuzione della stessa in specifiche forme e quantità su un'area definita.
Lo sprinkler é costituito da:
- una parte filettata per il fissaggio al tubo di mandata dell'acqua
- un erogatore per il rilascio dell'acqua
- da un bulbo di vetro che si rompe alla temperatura prestabilita
Esistono diversi tipi di erogatori sprinkler a seconda della distribuzione idrica che si vuole realizzare, la posizione di montaggio, il tipo di incendio che può svilupparsi, ecc.
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